Vision

“Guardare al futuro senza pensare al passato e senza vivere il presente è l’errore che l’uomo moderno fa puntualmente, fino a che, l’equilibrio viene a mancare e la convivenza serena con gli altri, con le cose e con i sogni non cominciano a mancare. Oggi siamo ancora una volta in questa condizione.

Allora è nostra responsabilità, e per nostra intendo di tutte le persone che credono nel futuro, di riappropriarci di quella volontà di potenza che naturalmente possediamo e di urlare basta e riattivare attraverso la creatività e l’intelligenza tutti i metodi di sopravvivenza del pensiero.

Ci hanno fatto credere che tra il nostro cervello e le nostre mani si debba per forza interporre uno strumento che ci faciliti e oggi ci hanno fornito una scatoletta e uno schermo che sta sostituendo la nostra capacità di pensare, di trovare risposte, risolvere problemi e anche di sognare liberamente; fa tutto lui.

Credo vivamente che uno sguardo al passato riscoprendo la techné in sostituzione della tecnologia e usando l’intelligenza naturale anziché quella artificiale sia una delle poche strade che ci possano salvare.

Se ci pensate, quando scriviamo al computer, il nostro cervello manda input alle nostre mani senza nessun filtro, guidati esclusivamente dalla nostra intelligenza che ha imparato a elaborare e memorizzare esperienze nel momento in cui ha scoperto il collegamento tra mente e mani, quelle mani con pollice e indice che ci differenziano così tanto dal mondo animale. Di conseguenza il computer è esterno alla nostra capacità, è solo uno strumento. Come mai sentiamo tanto il bisogno di renderlo capace di fare ciò che non potrà mai fare, di interporsi tra la nostra mente e le nostre mani? Forse perché non vogliamo più sforzarci di fare nulla che ci possa sporcare le mani, che ci possa far fare un errore, che ci possa far sembrare vulnerabili.

Bene, facciamocene una ragione, dobbiamo sporcarci le mani, sbagliare e accettare le nostre vulnerabilità, ignorare il giudizio degli altri e a testa alta urlare il nostro orgoglio di essere artigiani di ciò che vogliamo creare.

Solo noi possiamo creare oggetti unici, esclusivi, contemporanei, belli e utili. Solo noi possiamo fare la tendenza e non seguirla. Solo noi possiamo gioire del nostro lavoro perché è tutto nostro. Solo noi possiamo disegnare il futuro.”

Alessandro Ciffo

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